Associazione Apigarfagnana

L’associazione Apigarfagnana fondata dagli apicoltori della Garfagnana nel 2001, raccoglie in se soci neofiti, hobbisti e produttori esperti, accomunati da un’unica passione per il mondo delle api e dei suoi prodotti.

Lo scopo dell’associazione si riassume in tre punti fondamentali:

    • Promozione e sviluppo dell’apicoltura in Garfagnana,
    • Valorizzazione delle produzioni locali,
    • Tutela della razza Apis mellifica ligustica,

attuando la Legge Regionale del 18 aprile 1995 n° 69 – Norme per l’esercizio, la tutela e la valorizzazione dell’apicoltura e successiva Legge Regionale n° 21 del 29 aprile 2009.

PROMOZIONE E SVILUPPO DELL’APICOLTURA

I soci produttori della Garfagnana mantengono vivo, attraverso incontri e riunioni, un continuo dibattito e un vivace confronto sulle problematiche del settore coinvolgendo spesso gli Enti locali e le Istituzioni del territorio.

L’associazione inoltre, organizza corsi di formazione, fornisce consulenza e assistenza ai neo-apicoltori aiutandoli ad affrontare gli ostacoli che incontrano nell’inizio attività.

VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI

L’associazione Apigarfagnana, al fine di tutelare i propri produttori, ha registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico il marchio “Miele della Garfagnana ®” che identifica e garantisce  il miele prodotto in Garfagnana.

In questo modo è stato raggiunto l’importante obiettivo di valorizzare e soprattutto proteggere un prodotto locale di pregio.

TUTELA DELLA RAZZA APIS MELLIFICA LIGUSTICA

L’ Apis mellifera ligustica (Linneo 1758) successivamente Apis mellifica ligustica (Linneo 1761) è una sottospecie della specie Apis mellifera diffusa in tutta Europa.

In Italia sono presenti 4 delle sottospecie delle 28 classificate tassonomicamente:

  • Apis mellifica mellifica
  • Apis mellifica carnica
  • Apis mellifica ligustica
  • Apis mellifica sicula

L’ Apis mellifica ligustica è detta anche ape italiana per la sua presenza su tutto il territorio nazionale. Visivamente  l’Apis mellifica ligustica si presenta di colore giallo- arancio nei primi segmenti dorsali dell’addome, mentre i restanti segmenti variano da castano scuro a biondo chiaro.

La variabilità geomorfologica del territorio italiano con la presenza di numerose aree isolate che hanno impedito il rimescolamento varietale delle razze, hanno fatto sì che nel tempo si sviluppassero ecotipi locali di Apis mellifica ligustica fortemente adattati alle rispettive flore spontanee.

In questo contesto ambientale e climatico l’Apis mellifica ligustica ha sviluppato caratteristiche che la rendono una razza molto apprezzata per la sua docilità, la buona tenuta del favo, la prolificità, lo sviluppo di colonie popolose, la scarsa tendenza alla sciamatura e la tolleranza alla tecniche apistiche.

Tuttavia negli ultimi decenni la biodiversità dell’ Apis mellifica ligustica risulta minacciata.

Due sono i principali motivi.

Il primo è causato dall’introduzione a partire dagli anni 80’ del parassita Varroa destructor che ha decimato le colonie selvatiche ed ha messo a dura prova gli allevatori.

Il secondo motivo è l’aumentato interesse di molti apicoltori nei confronti di altre razze di api rese più interessanti commercialmente dalla selezione genetica pilotata con la prospettiva di una aumentata produttività.

Tuttavia si tratta nella maggior parte dei casi di ibridi di sottospecie che sfruttano l’eterosi e che mostrano buone qualità produttive solo nella prima generazione che svaniscono negli incroci incontrollati delle generazioni successive.